22 Settembre 2017 Luigi Esposito

E’ un principio valido sempre, anche sul vino, un prodotto particolare sottoposto in Italia alle dinamiche di un frazionamento dell’offerta davvero singolare parte della quale guarda con sempre maggior attrazione i mercati esteri grazie anche agli aiuti sebbene negli ultimi tempi sembrano appannarsi. Un esempio fra tutti la nota vicenda Ocm Vino Promozione 2017-2018 che sembra non trovare soluzione al Mipaaf, il Ministero dell’agricoltura. Ma se spostiamo l’asse ed analizziamo gli ultimi dati Wine Monitor scorgiamo la forte necessità di lavorare sull’immagine e sulla Comunicazione del vino italiano. La ricerca sostiene che il prezzo medio di export dei rossi fermi confezionati è in media pari a 3,20 euro a bottiglia in Italia mentre in Francia è pari a 3,90 euro. Rimane alto dunque il differenziale medio di prezzo all’export tra i vini rossi francesi e italiani, oggi intorno al 22%, anche se tendenzialmente cala visto che dieci anni fa si attestava al 36%. Il calo, prosegue l’interessante ricerca, deriva proprio dal riposizionamento qualitativo dei nostri vini rossi Dop e Igp. Il lavoro sull’immagine, sulla qualità dei migliori vini accresce la qualità dell’offerta consentendo di migliorare sensibilmente la catena del valore. Ecco perchè oggi è imprescindibile per una impresa investire sulla qualità, sull’immagine e sulla Comunicazione dei vini italiani.

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Luigi Esposito

Consulente di Comunicazione | Giornalista