Alberto Sordi sin dagli anni Cinquanta l’aveva dipinta come una classe dedita a piccoli compromessi e a quotidiani intrallazzi necessari per arrangiarsi. Con “Un borghese piccolo piccolo” firmato dal grande Mario Monicelli alla fine degli anni Settanta l’attore romano ne rappresentava però già la parabola discendente. Ma solo oggi assistiamo al concreto progressivo svuotamento della classe media e al suo impoverimento. Eppure una volta si entrava in azienda o nella pubblica amministrazione con qualifiche di medio livello in attesa di crescere grazie a relazioni che nel frattempo si costruivano oppure più raramente per i meriti conseguiti. Ora la porta d’ingresso…