Roma - Si acuiscono i rapporti tra le Regioni e lo Stato centrale sui tagli ai trasferimenti monetari. Al di là delle polemiche sulle ragioni del federalismo e sulle frizioni personali in seno al governo i dati economici del Belpaese sono allarmanti. Da numerosi mesi le sentinelle economiche del nostro paese stanno lanciando segnali di allerta. Tra le più significative quella di Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia, che il 4 giugno a Potenza ha parlato di un “rigore finanziario…inevitabile…dato l’elevato livello del nostro debito pubblico che nel 2009 ha superato il 115 per cento del Pil”. Per Saccomanni…