editoria

27 Nov 2012

Sicuri che sia un male snellire le redazioni?

In Italia nei decenni passati gli editori hanno goduto di abbondanti contributi pubblici e di un flusso crescente di pubblicità a tutto vantaggio del proprio arricchimento. Ciò favoriva anche una disinvolta assunzione spesso clientelare di nuovi giornalisti.  Le redazioni si espandevano ma il prodotto editoriale non sempre cresceva in qualità e in diffusione. Esigue le testate che tutelavano gli interessi dei lettori e che si ponevano al servizio della collettività. Oggi gli editori corrono ai ripari visto che i contributi pubblici all’editoria si sono ridotti da 414 milioni di euro nel 2009 ai 138 milioni nel 2012 per attestarsi ai…

12 Mag 2012

Occasione persa per l’editoria italiana

In questi giorni gli editori sono molto concentrati ed hanno subito metabolizzato la notizia sulla chiusura del settimanale Panorama Economy e del quotidiano comunista Il Manifesto. La loro attenzione è tutta focalizzata sulle modifiche al sistema degli aiuti pubblici ai giornali. Paolo Peluffo, sottosegretario con delega all’editoria, ha finalmente elaborato  il  nuovo decreto legge sull’editoria valido fino al 2013 e il disegno di legge delega per i contributi erogabili dal 2014. Con l’approvazione dei due provvedimenti da parte del consiglio dei ministri è subito ripartita l’italica macchina  afferra soldi.  Peluffo, giornalista e comunicatore pubblico di rilievo, nel decreto legge ha…

26 Lug 2010

La politica del libro chiuso

Roma - In Italia una piccola percentuale di cittadini gestisce la maggior parte della ricchezza nazionale, come accade nel resto del pianeta. Ma la cosa ancor più grave è che questa disparità si ripropone anche nel mondo dei libri: il 14% degli acquirenti di libri genera il 41% delle vendite, con una media di un libro  al mese. La maggior parte degli italiani, invece,  legge ogni anno non più di tre libri. Solo i ragazzi fino a 14 anni leggono sempre di più, controvertendo le continue analisi sociologiche che vedono i beni tecnologici di consumo alternativi e sostitutivi dei libri.…