stampa

26 Mag 2015

M5S, Podemos, Syriza e la confusione del Corriere della Sera

Parla di "pifferai populisti", di "canarino nella miniera Ue" e di "Europa a due classi" l'articolo di oggi di Massimo Franco sul Corriere della Sera. ‪Una grande confusione nella lettura della vittoria di Podemos in Spagna. Franco definisce pifferai populisti sia Syriza che Podemos e M5S per la sterilità politica nell'impatto con il governo o con il parlamento nazionali. Il famoso opinionista fermo agli anni Ottanta non considera che probabilmente Tsipras stia adottando un...a precisa strategia anti-troika, che Podemos non ha ancora governato nulla e che il M5S non desidera confondersi con partiti che, vedi De Luca, non sono proprio trasparenti…

17 Nov 2013

Lettori lontani dalle redazioni

Parliamo spesso di crisi della stampa in Italia e della sua distanza dai reali interessi dei lettori. Analizziamo perciò le prime pagine dei giornali cartacei oggi in edicola. Ieri a Napoli si è svolta la manifestazione #fiumeinpiena, in cui cittadini ed associazioni hanno protestato contro l'inquinamento dell'aria, dei suoli e dell'acqua causato dalle discariche illegali di rifiuti tossici. E' un problema, che per i suoi effetti, riguarda tutta l'Italia, i suoi cittadini, le generazioni presenti e future, gli investimenti nella salute, la sua produzione agroalimentare e l'intero sistema economico del Made in Italy. Eppure nella prima pagina dei tre principali giornali nessuno ha la foto-storia…

10 Ago 2013

Giornali, editori e governo

Ancora in alto mare la riforma delle misure a sostegno del settore editoriale. In Italia le copie vendute nelle edicole negli ultimi cinque anni sono diminuite del 22% mentre gli introiti pubblicitari sono calati del 50% dal 2007. Le 220 testate direttamente sovvenzionate si spartiscono quest’anno 95 milioni. Nel 2014 la previsione di bilancio pluriennale dello Stato è di 55 milioni. E’ vero che la legge 103/2012 riduce irregolarità, illeciti e vere e proprie truffe ma le risorse disponibili sono esigue per rinnovare il settore. Anche nel Regno Unito, in Germania, in Francia e in tanti altri paesi europei la…

07 Giu 2012

Zingales salva Mediobanca e attacca i giornalisti

Le acque in casa Generali continuano ad essere agitate, d’altra parte era chiaro a tutti che non fosse sufficiente la mera sostituzione di Giovanni Perissinotto con Mario Greco per rassicurare azionisti e comunità finanziaria. Oggi la prima pagina del Sole 24 Ore ospita l’analisi dell’editorialista Luigi Zingales sulla qualità dell’informazione veicolata in occasione della sostituzione dei top manager del gruppo triestino. Il professore padovano, esperto proprio di corporate governance  e di sviluppo finanziario nonché componente di board aziendali, parte da un caso singolo, seppur autorevole, il prestigioso  giornale economico britannico, il Financial Times, per arrivare a colpire tutti “i giornalisti che per pigrizia…

20 Feb 2011

L’avvento della stampa nordafricana

  Roma - I principali giornali occidentali presenti con i propri corrispondenti in Nordafrica e in Medio Oriente ci raccontano di una nuova generazione di giovani, molto più istruiti ed informati dei padri e dotati di una visione più pragmatica, laica ed individualistica della vita. Molto più vicini alla cultura occidentale anche rispetto ai propri genitori che pure hanno studiato in Europa e negli Usa. Sono giovani che lottano non solo contro la povertà e la disoccupazione ma per costruire una società diversa, libera e democratica. Le testate giornalistiche nordafricane e mediorientali danno invece una rappresentazione diversa, più consona alla…

15 Ott 2010

Confindustria, stampa e governo

Napoli - Sembrerebbe un rapporto a tre, simile ai tanti che crescono in questa società. Ha la stessa appassionata spinta ma non le medesime caratteristiche. Si tratta delle relazioni che legano il sindacato degli imprenditori, una parte della stampa, quella considerata di destra, e il governo nazionale. Tra gli attori si sono ingenerate almeno due certezze risultate poi palesemente false. La prima. La Confindustria ritiene che dietro i giornalisti culturalmente di destra ci sia un grande burattinaio, diverso da quello della prima Repubblica, ma pur sempre un burattinaio. Per anni la parte avversa della stampa, quella definita di sinistra, ha…